Le nuove regole del NIST per la sicurezza delle password: come proteggere meglio i tuoi account online

La protezione delle nostre informazioni online è diventata una priorità fondamentale. Con l’aumento delle minacce informatiche, è essenziale adottare misure di sicurezza più efficaci per proteggere i nostri account e dati sensibili. Il National Institute of Standards and Technology (NIST) ha recentemente aggiornato le sue linee guida sulla gestione delle password, rendendo più chiaro come possiamo rafforzare la sicurezza dei nostri account senza complicarci la vita con regole obsolete e difficili da seguire. Scopriamo insieme quali sono i principali cambiamenti e come possiamo applicarli per una protezione migliore.

1. La Lunghezza Conta Più della Complessità

In passato, le linee guida sulla sicurezza delle password insistevano sull’utilizzo di combinazioni complesse di lettere, numeri e simboli. Queste password, sebbene possano sembrare sicure, sono difficili da ricordare e spingono molti utenti a scegliere password deboli o prevedibili. Le nuove linee guida del NIST, invece, suggeriscono che la lunghezza della password sia un fattore più importante della sua complessità.

Secondo il NIST, le password dovrebbero essere lunghe, preferibilmente composte da 12 caratteri o più, e dovrebbero essere facili da ricordare per l’utente. L’idea è che una password lunga, anche se composta da parole comuni o combinazioni semplici, risulta più difficile da decifrare per un attaccante rispetto a una password breve e complessa.

2. Cambiare la Password Solo Quando Necessario

In passato, molti esperti di sicurezza raccomandavano di cambiare la password ogni 90 giorni per ridurre il rischio di attacchi. Tuttavia, questo approccio non solo era difficile da mantenere, ma spesso portava gli utenti a scegliere password simili o prevedibili, indebolendo la sicurezza complessiva. Il NIST ha aggiornato questa pratica, consigliando di cambiare la password solo quando c’è il sospetto che sia stata compromessa.

Questo approccio permette di mantenere la stessa password per un lungo periodo, evitando cambiamenti inutili e riducendo il rischio che le nuove password siano facilmente indovinabili. La raccomandazione è quella di monitorare regolarmente i propri account e di cambiare la password solo se si è consapevoli di una violazione.

3. Le Password Comuni Sono Da Evitare: Una Blacklist di Password Scelte

Un altro cambiamento fondamentale riguarda l’utilizzo di password troppo comuni o facilmente indovinabili, come “123456”, “password” o “qwerty”. Il NIST ha introdotto una lista nera di password, che include quelle troppo popolari e vulnerabili a un attacco. L’uso di password presenti in questa lista è fortemente sconsigliato.

Oltre a questa blacklist, il NIST suggerisce anche l’adozione di un database di password compromesse, che consente di verificare se una password è stata già utilizzata in attacchi precedenti. Questo tipo di monitoraggio è utile per evitare che gli utenti utilizzino credenziali già compromesse, riducendo ulteriormente il rischio di violazioni.

4. Monitoraggio delle Password Compromesse

La sicurezza delle password non dipende solo dalla loro complessità, ma anche dal monitoraggio costante delle potenziali violazioni. I sistemi informatici devono essere in grado di rilevare tempestivamente quando una password è stata compromessa e avvisare l’utente. Questo tipo di monitoraggio automatico, unito a notifiche in tempo reale, permette di intervenire rapidamente in caso di attacco, minimizzando i danni.

Inoltre, è importante che i servizi online richiedano agli utenti di scegliere password uniche per ogni account, in modo da evitare che una violazione di un servizio comprometta anche altri account.

5. Autenticazione a Più Fattori: Un Passo Essenziale per la Sicurezza

Un altro concetto cruciale che il NIST promuove da tempo è l’adozione dell’autenticazione a più fattori (MFA, Multi-Factor Authentication). Questo metodo di protezione aggiunge un ulteriore livello di sicurezza richiedendo non solo la password, ma anche una seconda forma di verifica dell’identità dell’utente.

La MFA può essere implementata tramite un’app di autenticazione (come Google Authenticator o Authy), un token hardware o, in alcuni casi, un semplice SMS di verifica. Questa misura rende molto più difficile l’accesso non autorizzato, poiché anche se un attaccante riesce a indovinare la password, dovrà comunque superare l’ulteriore barriera rappresentata dal secondo fattore.

Conclusioni

La sicurezza delle password è una parte fondamentale della nostra protezione online, e le nuove linee guida del NIST forniscono una roadmap chiara per migliorare la sicurezza senza appesantire inutilmente gli utenti. Seguendo questi aggiornamenti, come la preferenza per password lunghe e la riduzione della frequenza di cambio delle password, possiamo ottenere una protezione più forte e più gestibile. Inoltre, l’adozione dell’autenticazione a più fattori e il monitoraggio delle password compromesse sono misure importanti per garantire che i nostri dati siano al sicuro da accessi non autorizzati.

Adottare queste nuove pratiche significa ridurre il rischio di attacchi informatici e rendere la nostra esperienza online molto più sicura. Proteggi i tuoi account seguendo le indicazioni del NIST: un piccolo sforzo per una grande tranquillità.

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